Piazzale Esercito a fine '800. Sono evidenti i laghetti che si formavano per fenomeni di risorgiva, da cui il nome friulano de 'lis rois' (le roggie)
Piazzale Esercito a fine '800. Sono evidenti i laghetti che si formavano per fenomeni di risorgiva, da cui il nome friulano de 'lis rois' (le roggie)

Delimitato a Est dal torrente Torre che in questo punto riceve le acque del torrente Judrio, e da Nord a Sud dai centri di S.Vito, Crauglio e Campolongo, Tapogliano, con 501 ettari di superficie e poco meno di 500 abitanti, è uno tra i più piccoli comuni della Bassa Friulana e del Friuli stesso.

Lapidi ritrovate, recanti scritte latine, chiarificano l'ipotesi che il nome del paese derivi dal "cognomen" latino "Tappulius ( Tappulus) ", possibile assegnatario romano di queste terre, l'insediamento probabilmente è conseguente a quello d'Aquileia (181 a.C.).

Altre testimonianze potrebbero essere rintracciabili nel sottosuolo, dato che nei secoli numerose alluvioni del Torre hanno più volte sommerso il paese. S'affaccia l'ipotesi che suddetto torrente scorresse, staccandosi all'altezza di S.Vito, tra Crauglio, Campolongo, S.Andrea di Perteole, scendendo ad Aquileia.

In seguito ad un imponente alluvione ( databile al 589 d.C. ), avrebbe acquistato l'alveo attuale unendosi, come accade oggigiorno, all'Isonzo.
Il primo documento menzionante Tapogliano risale al 1170, anno in cui il marchese Voldarico di Attimis cedette i suoi possedimenti, tra cui Tapogliano, al patriarca di Aquileia. Il nome del paese cambierà da documento a documento: prima Tapoliano, poi Villa di Tapoglano, Tappolano, Tapoglan e infine Tapogliano. Nel 1353 fu Feudo Patriarcale dipendente dalla gastaldia di Aiello. Nel 1420 venne incorporato alla Serenissima Repubblica di San Marco per poi passare, nel 1509, sotto l'Arciducato d'Austria.

Nel 1797 l'Austria decretò il paese Comune autonomo, il quale, nel 1866, a seguito della III guerra d'Indipendenza ( i cui ultimi combattimenti tra le truppe del generale Cialdini e quelle austriache si svolsero presso il vecchio ponte sul Torre ), fu aggregato al distretto di Cervignano e ricongiunto all'Italia durante la Grande Guerra del 1915-1918. Di quest'ultima restano, a imperitura testimonianza, le trincee mai utilizzate. Nel 1929 la dittatura fascista decretò Tapogliano frazione di Campolongo al Torre: nel 1947, con l'avvento della Repubblica Italiana, ridivenne Comune autonomo sotto la guida del sindaco Famea Carlo.
La popolazione patì miserie, umiliazioni, epidemie, inondazioni, guerre ed incursioni come quella dei Turchi ( 1477 ) I quali, non trovando ostacolo nell'inetto esercito veneto, saccheggiarono queste zone. L'unica costruzione, edificata a scopo di difesa, che resta a testimoniare tali avvenimenti è la torretta circolare, " al duriòn ", dotata di tre feritoie che permettevano un controllo delle strade circostanti. Della vita d'allora, la testimonianza del Porcia rivela che a Tapogliano " ... vi sono ebrei ed alcune donne cristiane prestano loro servizio con grande scandalo di molti; di più questi ebrei tengono il venerdì santo un pubblico festino! Di eretici vi è un tal Gerolo chiamato il Bassan che si confessa eretico.
Vi sono alcuni bestemmiatori, ma non vi sono né separati, né concubinari, né adulteri, né scomunicati. Costituzioni: è proibito alle donne della villa conversare con le puerpere ebree o di servirle ". I caduti e dispersi nella I Guerra Mondiale furono 27 mentre la II Guerra Mondiale ne contò 7: entrambi gli eventi furono caratterizzati da alcuni infelici e luttuosi episodi che videro partecipi alcuni innocenti paesani.

La più antica casa di Tapogliano (sec.XIV)

Uomini illustri di Tapogliano

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Pagina aggiornata il 28 gen 2025, 13:45:27